Il termine chinesi deriva dal greco “Kinesis” e significa movimento. Quando il terapista muove un segmento corporeo del paziente si parla di chinesi passiva, se il paziente muove attivamente un arto e il terapista lo aiuta, sostenendone in parte il peso, parliamo di chinesi attivo-assistita. È un trattamento individuale. L’obiettivo è quello di facilitare il recupero della corretta ampiezza articolare di una o più articolazioni.
A cosa serve la chinesiterapia?
Come funziona?
Durante il trattamento il terapista utilizza pompage articolari e muscolari, de-coaptazioni articolari, facilitazioni neuro-muscolari, massoterapia; a seconda della patologia o del tipo di intervento chirurgico. Vengono strettamente rispettati i tempi biologici di guarigione; durante tutto il trattamento si lavora sotto soglia algica, ossia senza far percepire dolore. Questo tipo di trattamento è parte integrante di un programma riabilitativo più ampio in cui alla mobilizzazione passiva e attivo-assistita vengono associate, terapie fisiche per la cura e il miglioramento delle sindromi dolorose associate alle patologie ( Hilterapia, Tecar, Ultrasuoni, Tens, Onde d’urto) Le sedute hanno una durata di circa 60 minuti e, a seconda del programma definito, la frequenza può variare.
Quali sono le indicazioni? La chinesiterapia/rieducazione motoria è essenziale dopo intervento chirurgico pe recupero della mobilità articolare, dopo immobilizzazione prolungata ( gessi, tutori…), in caso di accorciamento muscolare e tendineo, in caso di disfunzione articolare.